Glifosato: Semole Selezione Casillo al microscopio

Che tipo di semole di grano duro il gruppo Casillo propone ai consumatori? Oggi GranoSalus e I Nuovi Vespri rispondono a questa domanda pubblicando i dati delle analisi su sette linee di semole di grano duro commercializzate dal più importante gruppo commerciale italiano in materia di cereali e suoi derivati: il già citato gruppo Casillo.

Su sette linee di semole analizzate sei risultano contaminate da glifosate, mentre una linea risulta senza glifosate, quella con grano 100% pugliese. E’ la conferma della superiorità del grano del mezzogiorno!

Il gruppo Casillo è un gruppo imprenditoriale pugliese che opera, a livello nazionale e internazionale, in vari settori legati alla commercializzazione e alla trasformazione dei cereali. Al gruppo Casillo fanno capo industrie molitorie, centri per lo stoccaggio dei cereali e, in generale, altre attività connesse al mondo della cerealicoltura.

Selezione Casillo è una nuova realtà, un’azienda giovane con una grande storia alle spalle, che nasce dagli oltre 50 anni di esperienza del Gruppo Casillo, oggi leader nella trasformazione e commercializzazione di grano. Era il 1958, quando Vincenzo Casillo avviò l’attività molitoria a Corato; da allora il Gruppo Casillo ha saputo crescere e maturare nella solidità di valori importanti come la lealtà, la trasparenza e il rispetto.

Ricordiamo che lo scorso 28 ottobre GranoSalus e I Nuovi Vespri hanno reso noti i risultati delle analisi di 14 marche di semola rimacinata di grano duro che presentano tracce di glifosato, il diserbante del quale si parla molto in questi giorni, se è vero che la UE deve decidere se prorogarne l’uso o bandirlo dalla farmacopea agricola europea.

Oggi, come già ricordato, puntiamo i riflettori su sette linee di semola di grano duro commercializzata dal gruppo Casillo. Anche in queste analisi il marcatore che abbiamo preso in esame è il glifosato. Per la precisione, parliamo del glifosato.

Ecco qui di seguito i dati della Selezione Casillo:

Semola d’autore pizze: presenta 0,132 milligrammi per chilogrammo di glifosato;

Semola rimacinata: presenta 0,112 milligrammi per chilogrammo di glifosato;

Semola d’autore biscotti: presenta 0,087 milligrammi per chilogrammo di glifosato;

Semola pane e pasta: presenta 0,071 milligrammi per chilogrammo di glifosato;

Semola pasta: presenta 0,067 milligrammi per chilogrammo di glifosato;

Semola 100% grano italiano: presenta 0,017 milligrammi per chilogrammo di glifosato;

Semola Primeterre 100% Puglia: non presenta tracce di glifosato.

Dati delle analisi alla mano, l’unica semola del gruppo Casillo che non presenta tracce di glifosato è quella prodotta con il grano duro pugliese al 100%. Di fatto, si dimostra la tesi che GranoSalus e I Nuovi Vespri ripetono da sempre: e cioè che nel grano duro prodotto nel Sud Italia e maturato al sole del nostro Mezzogiorno non si trova il glifosato.

Anche nella semola Casillo 100% grano italiano non dovrebbe trovarsi il glifosato: e invece c’è. Forse perché questa semola subisce un trattamento diverso? Forse perché viene miscelato con altri grani? O forse perché subisce contaminazioni crociate durante la trasformazione? A queste domande dovrebbe rispondere lo stesso gruppo e, naturalmente, l’ente di certificazione CSQA.

Come abbiamo fatto già notare in questo articolo

Glifosato, test GranoSalus: non solo tracce nelle semole ma anche altri indizi

 

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