GLIFOSATO: TOSSICO PER SCIENZIATI

Martedì 15 giugno si è tenuta l’audizione informale sul grano duro alla IX Commissione Agricoltura del Senato. Hanno partecipato il professor Giovanni Dinelli dell’Università di Bologna, il professor Angelo Frascarelli dell’Università di Perugia e il professor Michele Pisante dell’Università di Teramo. Tra le altre cose, si è parlato di glifosato, grano estero e contratti di filiera.

All’audizione al Senato, il 15 giugno, hanno partecipato Giovanni Dinelli, professore ordinario al Dipartimento di Scienze e tecnologie agro-alimentari dell’università di Bologna, Angelo Frascarelli, professore associato al Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e ambientali dell’università di Perugia e Michele Pisante, professore ordinario di Agronomia e coltivazioni erbacee all’università di Teramo.

Il glifosato fa male alla salute

Tra le cose emerse, vi è la pericolosità di sostanze chimiche e tossiche come il glifosato e il Don. Il professor, Dinelli, in particolare, ha messo in evidenza come i dossier prodotti dall’industria chimica siano diversi dalle ricerche condotte da vari istituti di ricerca indipendenti. Soprattutto, l’effetto di sostanze come il glifosato permane nel terreno per molto più tempo rispetto a quello che si dice. Tra l’altro, sulla base di queste ricerche l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro ha classificato il glifosato come “sospetto cancerogeno”. 

Nel 2019 una giuria americana ha riconosciuto a un giardiniere californiano danni per oltre 80 milioni di dollari a causa di un cancro contratto per l’esposizione ai diserbanti “Roundup”. La giuria ha quindi stabilito un legame diretto tra il diserbante e il linfoma non-Hodgkin.

La Bayer, che ha rilevato la Monsanto, ha deciso di investire 10 miliardi di dollari per chiudere tutte le cause pendenti. In questo modo riconosce indirettamente che quel legame è reale.

Sostenibilità e contratti di filiera

Sulla rivista Sustainability, poi, è stato pubblicato un lavoro che spazza via tutti i dubbi. L’uso di glifosato non soddisfa nessuno dei quattro principi cardine dell’agricoltura sostenibile: promuovere l’agroecologia, proteggere il suolo e le risorse naturali, proteggere la biodiversità, migliorare la vita e la salute degli agricoltori e dei consumatori.

Il professor Dinelli afferma inoltre che le partite di frumento extraeuropee sono molto più esposte alla contaminazione da glifosato. E noi di Granosalus lo denunciamo da anni. Di pochi giorni fa gli ultimi arrivi di navi cariche di grani stranieri nei porti pugliesi.

Ma anche il Don non è da meno. Questa micotossina si produce in particolare negli ambienti che non sono vocati alla coltura di grano duro, come appunto il Nord America.

Nei terreni vocati al grano duro, come il Sud Italia, questo patogeno è invece praticamente assente.

Anche il professor Pisante si è soffermato sulla necessità di una agricoltura sostenibile e biologica, con l’“introduzione sistematica di avvicendamenti colturali sostenibili”. 

Durante l’audizione (per il video integrale, cliccare sul secondo “guarda il video“), vi è stato anche un interessante dibattito sui contratti di filiera. Questi devono andare incontro agli agricoltori e non trasformarsi in condizioni capestro. Ed è quindi il caso di conoscere la superficie agricola dedicata a questi contratti. Anche in questo può essere prezioso lo strumento della Commissione unica nazionale (CUN).

Si è parlato anche della necessità dell’etichettatura, per permettere al consumatore di conoscere l’origine dei prodotti derivati dal grano e l’eventuale presenza di sostanze tossiche.

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