Granosalus: “la culla della civiltà lavatrice del grano sporco?”

Come fa la Grecia che produce appena 0,8 milioni di tonnellate di grano duro all’ anno ad esportare in Italia una quantità tre volte superiore? Da dove arriva tutto quel grano commercializzato e soprattutto qual’ è la qualità?  I dati ufficiali dell’ Agenzia centrale delle Dogane sono inquietanti: la Grecia supera le forniture del Canada. Nel 2014 boom delle triangolazioni…

I misteri della globalizzazione sono tanti. Dall’ accesso alle informazioni delle Agenzie delle Dogane emerge un dato inquietante: la Grecia spedisce in Italia più grano duro di quanto ne arrivi dal Canada. Con una differenza: il Canada è il primo produttore ed esportatore mondiale di grano duro. La Grecia, invece, produce dieci volte meno del Canada ma commercializza verso l’Italia una quantità doppia di grano rispetto al Canada. Grano evidentemente di dubbia provenienza!

Nel triennio 2014-2016, l’ Italia ha importato 5,5 milioni di tonnellate di grano extra Ue di cui il 61% proveniente dal Canada, che ci esporta mediamente ogni anno oltre un milione di tonnellate. Nello stesso triennio, ha importato 7 milioni di tonnellate di grano duro intra Ue di cui l’ 81% proveniente dalla Grecia (il 90% è arrivato nel 2014!). Con una differenza: il Canada è il primo produttore al mondo, la Grecia è tra gli ultimi produttori al mondo.

Che la Grecia avesse una brillante tradizione navale e un’attitudine agli scambi commerciali è fuori dubbio, la sua storia sotto questo profilo è millenaria. Basti pensare che il Museo Navale della Grecia, per il suo materiale d’archivio, è considerato tra i più importanti nella storia del Mediterraneo. Ma che la Grecia potesse diventare la piattaforma logistica da cui far triangolare il grano che poi arriva in Italia ci lascia un po’ basiti.

Del resto, se è grano buono  che necessità c’è di farlo transitare dalla Grecia? Cosa si vuole nascondere allungando il viaggio? A chi conviene? Quali strategie usano le multinazionali per nascondere il traffico di grano sporco?

Non sono forse sufficienti le terre del Sud a produrre grano di qualità? O sono forse insufficienti i nostri porti italiani ad ospitare direttamente tutto il grano di provenienza extracomunitario?

Evidentemente, essendo i controlli in Italia più restrittivi, conviene sdoganare la merce più scadente nei porti europei, dove le maglie dei controlli sono più larghe, per trasformare più agevolmente tutto questo grano extracomunitario -come per magia!- in grano comunitario.

Il codice doganale prevede infatti che le navi di provenienza extra Ue una volta arrivate in uno dei porti europei, possono transitare senza subire altri controlli negli altri porti.

La colonizzazione greca si è dunque evoluta. Una volta il fabbisogno di terre e materie prime induceva i greci a colonizzare l’area orientale e occidentale, tra cui il mezzogiorno, oggi il modello è cambiato. E’ la Grecia che ci manda le materie prime a noi! Ma dove prende tutto questo grano che non produce? Non vorremmo che la culla della civiltà fosse diventata lavatrice del grano sporco…di qualche multinazionale.

I depistatori che volevano farci credere il contrario sono stati sbugiardati!

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