GranoSalus a Martina: “Assicuriamo salute consumatori, così garantiremo reddito produttori”

La seconda trovata del Mipaaf, dopo i contratti di filiera della fame, che accontentano le diete iperproteiche degli industriali, è quella di garantire un po’ di gettito anche alle assicurazioni.

Il filo conduttore  è: “l’agricoltore è una sorta di mucca da mungere, un po’ la munge il trasformatore e un po’ la munge l’assicuratore”.

In tal modo si continua a dimostrare che il ruolo del Mipaaf non è quello di essere a servizio del settore primario, ma del secondario e del terziario. Della salute dei consumatori possono occuparsi le farmacie, altro settore terziario in forte crescita nel Paese.

E così il Ministero dell’ Agricoltura ha stanziato altri 10 milioni di euro per sperimentare un’assicurazione, la prima in Europa, sui ricavi di grano duro dei produttori agricoli italiani.

Un produttore di grano o entra nella filiera anticoncorrenziale (di Divella, Barilla & C.) o si assicura e ha risolto la sua posizione! Oggi può sottoscrivere addirittura la “Polizza ricavo” pagando un premio alle assicurazioni, che viene coperto per il 65% dall’agevolazione del Ministero (tutti i dettagli sono sul sito www.politicheagricole.it).

Stiamo pensando di introdurre per gli agricoltori – ha spiegato Martina – forme di sostegno al reddito che li mettano al riparo dalla variabilità dei mercati!

Caro Ministro, ci perdoni ma non è questa la strada giusta. I mercati vanno regolati! Nella lettera che Lei ha inviato a Renzi chiede una costruzione comune delle risposte. Non quindi “come risolvo io tutti i tuoi problemi” ma “come possiamo farlo insieme“.

Bene! Noi ci stiamo sforzando di farle delle proposte concrete, come potrà notare dal seguente Documento-finale-Convegno-di-Melfi

Gli agricoltori non hanno bisogno di strumenti sperimentali per sostenere il reddito, ma del rispetto della trasparenza nei meccanismi di formazione dei prezzi all’ origine. Ci sono delle leggi in vigore che Lei ha disatteso e che se attuate rispetterebbero anche la salute dei consumatori.

Gli agricoltori, per poter sapere come si stabiliscono i prezzi del grano duro a Foggia, si sono dovuti rivolgere ai giudici del TAR, perché le stanze buie delle Borse merci agricole diventano sempre più maschere legali per cartelli impuniti che fissano i prezzi d’imperio!

Lei lo sa che la fissazione dei prezzi è vietata dalle norme europee sulla concorrenza?

La legge sulla trasparenza nei mercati agricoli che istituisce la Commissione unica nazionale CUN, a distanza di quasi due anni, attende ancora il decreto attuativo!

Quella legge le assegnava novanta giorni di tempo entro cui emanare il decreto, ovvero entro il 5 ottobre 2015. Siamo a fine febbraio 2017 e Lei non ha ancora pubblicato nulla.

Come mai non ha ricordato questo problema importante nella lettera inviata a Renzi?

Se proprio vuole assicurare qualcosa, assicuri agli agricoltori la possibilità di valorizzare i loro prodotti attraverso una griglia tossicologica ed è qui che troverà molte sorprese!

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