Dopo un lungo periodo di fidanzamento con il burqa, finalmente il matrimonio senza velo. Coldiretti si sposa con Casillo e lo fa a viso aperto nella prestigiosa piazza di Milano per riposizionare più efficacemente l’immagine del più grosso importatore di grano estero in Italia. Che dice di essersi convertito al 100% italiano. Sarà vero? Noi non ci crediamo! Tutte le navi che arrivano a Bari di grano duro estero che fine fanno? Un ossimoro è un procedimento retorico che accosta due concetti tra di loro opposti
Con Coldiretti tutto è possibile! Ve la ricordate la Coldiretti che faceva finta di fare #laguerradelgrano? Quella della finta etichettatura? Quella che non vuole la trasparenza della Commissione unica nazionale a tutela dei consumatori? Quella che non spende una manifestazione per convincere la Lorenzin a controllare il glifosato d’importazione? Quella che punta a sostituirsi all’ Istat, dopo aver contribuito alla chiusura di migliaia di aziende agricole?
Bene. Avevamo ragione perchè adesso i berretti gialli vanno a braccetto con il principale importatore di grano straniero: Casillo. Il diavolo e l’acqua santa. Due
concetti opposti tra loro che s’ incontrano. Il motivo? Semplice. Far passare l’idea nell’ opinione pubblica che Casillo (multinazionale del grano) si stia convertendo al 100% italiano. Un ossimoro! O più banalmente una operazione di marketing a cui i gialli ovviamente non si sottraggono.
Ma vi sembra credibile che Coldiretti arrivi a tal punto? Eppure è sotto gli occhi di tutti. Pertanto, domani a Milano…attenti a quei due!
Per la prima volta la campagna “invade” la città, penetra il suo centro vitale e lo trasforma in un Villaggio agricolo brulicante di produzioni che sono veri fiori all’occhiello della tradizione contadina italiana.
Avete letto bene: tradizione contadina italiana. Quella tanto cara a Carlin Petrini di Slow Food, altro partner Coldiretti.
Ad invadere la città ci pensa proprio il direttore regionale della Coldiretti
Corsetti, che dal Tavoliere delle Puglie (granaio d’Italia) arriva a Milano per suggellare l’accordo sul futuro della filiera con i Casillo.
Eppure nel video realizzato dalla Gabbia, dal titolo “Spaghetti al diserbante”, Corsetti aveva dichiarato:
“Quando arrivano 150 mila tonnellate al porto di Bari il granaio d’Italia è il porto di Bari non è più il tavoliere delle Puglie. La sostanza è questa qui..”.
Ecco il video della Gabbia
Egregio direttore la sostanza è un’altra.
Bonomi si stà rivoltando nella tomba!
L’organizzazione fondata da Bonomi finge di non sapere che due terzi del bilancio del gruppo Casillo deriva dal trading, che le concessioni ai porti del Sud Italia dove arriva grano duro straniero sono appannaggio di Casillo e, dunque, la vera tradizione contadina a cui allude Casillo riguarda sì i farmers, ma quelli canadesi (quando va bene!). In alcuni casi ci sono anche quelli argentini sia pur con problemi di dichlorvos, un estere fosforico che non fa bene alla salute.
E’ paradossale che la principale organizzazione di categoria agricola italiana, che a parole contesta il CETA (in Italia ma non a Bruxelles), di fatto favorisca l’ agricoltura canadese. E, di conseguenza, un’ alimentazione a base di spaghetti contaminati a piccole dosi!
Casillo è la multinazionale che importa maggiormente grano estero in Italia e per intercettare alcuni segmenti di mercato studia tutte le mosse di marketing per posizionarsi nel bio (con grano turco) o nel 100% Italia (con la sponda di Coldiretti).
Casillo lancia la linea bio e intanto gli bloccano due navi di grano
Il progetto del Villaggio Coldiretti parte da Milano – secondo un comunicato degli organizzatori – per poi lambire, tra il 2017 e il 2018, numerose città italiane ben liete di ospitare la biodiversità 100% made in Italy.
Col cibo non si scherza
Per riscoprire e tutelare la tradizione contadina italiana, e diffondere e condividere sempre di più uno stile di vita sano, Casillo & Coldiretti hanno pure organizzato un convegno dal titolo “Col cibo non si scherza – storie di ordinaria eccellenza” in programma venerdì 29 settembre 2017 nell’Area Workshop presso Parco Sempione/Castello Sforzesco – Milano.
La Tavola rotonda verterà sui temi del made in Italy, di una comunicazione alimentare trasparente e veritiera, rafforzata dalla tracciabilità dei prodotti e dall’origine delle produzioni, su concetti di filiera regionale, tutte prerogative al centro del nuovo progetto Casillo. Un progetto nato con l’obiettivo di garantire la genuinità e l’origine locale dei grani macinati, mettendo in relazione l’agricoltore, il produttore ed il consumatore in un sistema virtuoso che può dare solo buoni frutti.
Bisognerebbe andarci in massa alla Tavola rotonda e chiedere le analisi dei residui di don, glifosate e cadmio di tutte le navi che Casillo sta scaricando al porto di Bari o a quello di Pozzallo. Sostanze che poi troviamo confermate anche nelle controversie giudiziarie sui test delle paste.
In un sistema virtuoso sarebbe quantomeno corretto esibirle! Ma vi pare che la Coldiretti lo consenta? Attenti a quei due…