BONELLI. — Al Ministro per la pubblica amministrazione, al Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, al Ministro dell’economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
con decreto ministeriale del Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste n. 476843 del 13 settembre 2023 è stato conferito l’incarico di Capo di gabinetto, a decorrere dal 18 settembre 2023 e fino alla scadenza con mandato governativo, al dottor Borriello Raffaele, non appartenente ai ruoli del Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste;
il dottor Borriello in precedenza ha ricoperto l’incarico di direttore generale dell’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (Ismea) dal quale si è dimesso il 30 dicembre 2020, per assumere il 15 gennaio 2021 l’incarico di capo dell’area legislativa e relazioni istituzionali dell’organizzazione degli imprenditori agricoli Coldiretti;
la norma sulle revolving doors, di cui all’articolo 53, comma 16-ter del decreto legislativo n. 165 del 2001, dispone che «I dipendenti che, negli ultimi tre anni di servizio, hanno esercitato poteri autoritativi o negoziali per conto delle pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, non possono svolgere, nei tre anni successivi alla cessazione del rapporto di pubblico impiego, attività lavorativa o professionale presso i soggetti privati destinatari dell’attività della pubblica amministrazione svolta attraverso i medesimi poteri. I contratti conclusi e gli incarichi conferiti in violazione di quanto previsto dal presente comma sono nulli ed è fatto divieto ai soggetti privati che li hanno conclusi o conferiti di contrattare con le pubbliche amministrazioni per i successivi tre anni con obbligo di restrizione dei compensi eventualmente percepiti e accertati ad essi riferiti.»;
il dottor Borriello non avrebbe potuto quindi essere assunto da Coldiretti prima di tre anni dalla cessazione del suo rapporto di lavoro con un ente pubblico economico come Ismea;
l’articolo 4 del decreto legislativo 8 aprile 2013, n. 39, «Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico, a norma dell’articolo 1, commi 40 e 50, della legge 6 novembre 2012, n. 190», dispone che a coloro che, nei due anni precedenti, abbiano svolto incarichi e ricoperto cariche in enti di diritto privato o finanziati dall’amministrazione o dall’ente pubblico che conferisce l’incarico, ovvero abbiano svolto in proprio attività professionali, se queste sono regolate, finanziate o comunque retribuite dall’amministrazione o ente che conferisce l’incarico, non possono essere conferiti incarichi di amministratore di ente pubblico, di livello nazionale, regionale o locale;
come si apprende da organi di stampa, a breve si attende la definizione da parte del Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste dell’ultima graduatoria provvisoria per erogare 690 milioni di euro di contributi per i cosiddetti «contratti di filiera», progetti che mettono insieme tutti gli attori della filiera produttiva, diversi dei quali ammessi a finanziamento avrebbero come soggetti proponenti dirigenti di Coldiretti;
al fine di prevenire la corruzione, di rispettare il principio costituzionale di trasparenza, imparzialità e buon andamento, che impone ai pubblici dipendenti l’esclusività del servizio a favore dell’amministrazione pubblica, sono previste precise misure di trasparenza, che nel caso del dottor Borriello non sembrano in passato essere state rispettate e il fenomeno rischia di ripetersi –:
se l’incarico di Capo di gabinetto, conferito al dottor Raffaele Borriello, sia stato conferito in conformità al disposto di cui all’articolo 4 del decreto legislativo 8 aprile 2013, n. 39, se il ruolo ricoperto dal dottor Raffaele Borriello non configuri un possibile sostanziale conflitto d’interessi e quali iniziative di competenza si intendano adottare, anche per il tramite dei servizi ispettivi di finanza pubblica e dell’Ispettorato della funzione pubblica, per verificare se il dottor Borriello abbia percepito compensi in violazione della norma in materia del c.d. revolving doors.
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