Pubblicato il nuovo report ISTAT con le previsioni di semina per i cereali nel 2022. Il Sud e la Puglia confermano il primato nelle superfici investite a cereali. Leggi qui per alcuni dati.
L’ISTAT ha pubblicato il nuovo report sulle previsioni di semina dei cereali per il 2022: tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022 l’Istituto nazionale di statistica ha condotto la consueta indagine sulle intenzioni di semina per alcune coltivazioni cerealicole, al fine di prevedere le superfici usate nell’annata 2021-2022.
La “resilienza” del settore
Un dato certamente incoraggiante è la sostanziale tenuta del settore agricolo nonostante la pandemia. A tal proposito lo stesso ISTAT parla di “resilienza”. A quanto si legge, infatti, il 46,9% delle aziende intervistate non prevede variazioni negli utili per la nuova annata, mentre il 20,6% prevede addirittura un aumento dei profitti. Il COVID, quindi, non sembra aver inciso in maniera drammatica sulla tenuta del tessuto agricolo.
La contrazione dei prezzi di vendita
Tuttavia, tra gli effetti della pandemia dello scorso anno figura una riduzione dei prezzi del prodotto e della domanda, anche se le superfici coltivate non hanno subito un impatto significativo.
Certo, si tratta di un censimento che non tiene conto della nuova situazione creata dalla guerra in Ucraina, anche se possiamo considerarla, pur nella sua tragicità, una condizione congiunturale.
Alla Puglia il primato delle coltivazioni cerealicole
Per quanto riguarda la distribuzione territoriale delle superfici dedicate alle coltivazioni cerealicole, il Sud si conferma un’area di assoluto rilievo, con il 30,2% del totale delle superfici. E in particolare la Puglia detiene ancora il primato delle coltivazioni cerealicole sul totale nazionale (13,7%).
Tuttavia, nel Mezzogiorno si prevede un calo per la nuova annata 2021-2022 (-1,7%).
Calo della SAU a seminativi
In generale, nel 2021 la SAU è diminuita di 1,7 punti percentuali rispetto al 2020 e lo stesso andamento si ha per la superficie investita a seminativi.
La quota dei seminativi sulla SAU, che tra il 2019 e il 2020 registrava un 52,6%, subisce nel 2021 una lieve diminuzione (-0,8%), soprattutto al Centro e al Sud. Ma i cereali si confermano le coltivazioni più importanti (43,9% dei seminativi).
Crescono orzo e frumento tenero
Le coltivazioni preponderanti sono il frumento duro, il mais, il frumento tenero e l’orzo. Per quanto riguarda il frumento duro le previsioni di semina per il 2022 vedono una flessione dell’1,4% della superficie utilizzata. Per il mais si prevede un calo del 4,8%. Crescono invece orzo (+8,6%) e frumento tenero (+0,5%).