Antitrust su Grano Cappelli. Granosalus interviene nel procedimento

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato una procedura istruttoria sulla SIS, società che  avrebbe creato una situazione di restrizione della concorrenza a seguito di una esclusiva. L’Associazione Granosalus è intervenuta nel procedimento per far luce sulla vicenda e atutela dei suoi produttori.


Gli agricoltori, infatti, non sono più nelle condizioni di coltivare e vendere liberamente sul mercato il grano duro Senatore Cappelli. Sotto accusa le condizioni di fornitura del seme Senatore Cappelli e l’aumento dei prezzi dal 2016, senza apparente giustificazione.

Della vicenda avevamo parlato nei nostri precedenti articoli nel 2017

Finalmente, a seguito di varie segnalazioni e di una dettagliata interrogazione parlamentare, nella quale si sollecitava l’intervento degli organismi di controllo del mercato, l’ Antitrust ha aperto l’inchiesta. Il procedimento è volto ad accertare eventuali violazioni dell’art. 62 del decreto legge n. 1/2012, che disciplina le relazioni commerciali nella filiera agro-alimentare.

S.I.S., in particolare, avrebbe subordinato la fornitura delle sementi del grano Senatore Cappelli – di cui ha l’esclusiva in base a un contratto di licenza stipulato nel 2016 con il CREA – alla riconsegna da parte dei coltivatori del grano prodotto, ritardando o addirittura rifiutando in alcuni casi la consegna delle sementi.

La nostra associazione ha raccolto le prove di tale comportamento. Inoltre, a partire dal 2016 S.I.S. avrebbe sensibilmente aumentato, senza apparente giustificazione, i prezzi delle sementi della varietà.

Dopo che le sedi di S.I.S. sono state ispezionate dai funzionari dell’Antitrust, coadiuvati dal Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza, la nostra associazione ha proposto istanza di partecipazione al procedimento con accesso agli atti. E l’ AGCM ha accolto la nostra istanza.

I fatti dimostrano che Granosalus è un interlocutore credibile che difende gli interessi legittimi degli agricoltori italiani e dei consumatori.

Ci auguriamo che l’avvio di questa istruttoria porti a risultati concreti a beneficio di tutto il mercato italiano, della libera concorrenza e del benessere dei consumatori.

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