Richiamo farina grano duro Senatore Cappelli – Presenza di Piombo

Il Ministero della Salute segnala il richiamo di un lotto di Farina di grano duro Senatore Cappelli a marchio Gorfini. Rilevata la presenza di metalli pesanti (piombo) oltre i limiti di legge. Dubbia la fonte di contaminazione nel documento ministeriale, ma il produttore ammette di essersi autodenunciato. Rendere obbligatoria la pubblicazione dei residui è dovere di prudenza. 

Quando parliamo di contaminanti, non c’è nessuna distinzione tra grani antichi e moderni.

Nella Farina di grano Senatore Cappelli, infatti, è stato trovato del piombo oltre i limiti di legge. Si tratta di grano bio lavorato a macina di pietra della ditta Gorfini Giuliano di Anghiari (Arezzo).

E’, ovviamente, un caso isolato, Granosalus nelle analisi fatte sinora ha trovato solo il Cadmio tra i metalli pesanti, mai il piombo. La contaminazione di questo metallo, di cui il grano può essere bioaccumulatore, è difficile che sia legata al processo di trasformazione (macina in pietra). In realtà, in alcuni modelli di macina in pietra il perno di ferro, attorno al quale avviene la rotazione, è fissato alla macina mediante una colata di piombo. Tale fonte di contaminazione, tuttavia, potrebbe essere valida solo se dalle analisi tossicologiche del grano il piombo risultasse assente. Sembra più probabile invece immaginare un inquinamento del suolo (somministrazione di fanghi. compost o concimi contenenti piombo, sito inquinato da attività industriali, bombardamenti della seconda guerra, etc) che suggerirebbe un’accurata analisi dei terreni.

Tuttavia, secondo le notizie apparse il giorno successivo al nostro articolo, sul sito arezzonotizie.it il produttore si sarebbe autodenunciato e la contaminazione sarebbe stata causata da “una difettosità del macchinario per la pulitura del prodotto“.

Il metodo Granosalus è, in ogni caso, un metodo efficace. Ad un anno di distanza aumenta il livello di sorveglianza del Ministero, anche se non si può dire la stessa cosa sul glifosate.

L’ ideale sarebbe quindi rendere obbligatorio sulle etichette di farina, pane, pasta o semola l’indicazione dei residui di contaminanti. A prescindere dalla provenienza del grano o dalla varietà antica o moderna. Nel caso di specie, ad esempio, il Ministero non ha indicato il livello.

Ecco il provvedimento del Ministero della Salute (scaricare qui)

Chi è questa azienda?

Siamo ad Anghiari, proprio sui campi dove i Fiorentini sconfissero i Milanesi nella famosa battaglia nel 1440. L’azienda della famiglia Gorfini, a conduzione familiare, possiede 30 ettari di terreno dove coltiva in regime di agricoltura biologica grano tenero e duro, farro perlato, mais quarantino, patate, legumi. Le farine, macinate direttamente in azienda con un piccolo mulino, escono grezze e di alta qualità.
Tra i legumi ci sono i fagioli zolfini, i fagioli toscanelli, farro, ceci, lenticchie, cicerchie, oltre a patate bianche e rosse, castagne e farina di castagne, finocchio selvatico. Il farro e i ceci sono venduti secchi o già cotti e sono presentati in comode vaschette sottovuoto pronte da consumare

Cosa fa il piombo alla nostra salute?

Il gruppo CONTAM ha ritenuto che siano i cereali, gli ortaggi e l’acqua potabile a contribuire in maggior misura all’esposizione alimentare al piombo per la maggioranza della popolazione europea.

Il gruppo ha individuato in un ridotto quoziente intellettivo (QI) nei bambini piccoli e nella pressione sanguigna elevata negli adulti i principali effetti chiave sulla salute su cui basare la propria valutazione.

FonteL’EFSA valuta le implicazioni del piombo per la salute

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