Il vero made in Italy? A Capodanno lo si può trovare in Tunisia, grazie a giovani trader!

Se a Capodanno vogliamo brindare all’ assenza di glifosate e gustare il vero made in Italy dobbiamo andare in Tunisia. Già perché dalla Tunisia è arrivata una nave al porto di Bari pronta per caricare il nostro granosalus  e trasportarlo in Nord Africa. Obiettivo? Produrre Cus Cus senza don e senza glifosate.

Nei precedenti articoli abbiamo elencato l’invasione silenziosa di navi, che durante le festività, sono approdate nei porti della Puglia durante il mese di dicembre per scaricare grano russo, turco, ucraino, francese e persino albanese. Dal Canada, per il momento, sembra che navi non ne arrivino, grazie all’attività d’informazione e vigilanza che Granosalus continuerà a condurre anche quest’anno, ma l’ arrivo di tutte queste navi straniere di grano e mais, da altre località, resta comunque un dato su cui riflettere.

Ad esempio, desta sorpresa l’arrivo di una nave vuota dall’ Africa. Si tratta della WOLF una General Cargo IMO 9306407 MMSI 256207000 costruita nel 2006, battente bandiera Malta (MT) con una stazza lorda di 5581 ton, summer DWT 7609 ton. La nave è partita da Sousse (Tunisia) il 27 dicembre 2017 alle ore 13:31 ed è arrivata a Bari il 30 dicembre alle ore 6:34.

La Wolf dovrebbe caricare in questi giorni di feste circa 80 mila quintali di grano pugliese. Secondo le informazioni in nostro possesso, il destinatario incaricato è : Euroagricola srl di Castel di Iudica (Catania), una società amministrata da una ragazza di 24 anni che a quanto pare è già esperta di traffico mondiale di grano.

Ebbene, come hanno fatto notare I Nuovi Vespri, nel nostro Paese succede quanto segue: l’Italia continua ad essere invasa da grano duro estero; contemporaneamente, il grano duro siciliano e pugliese (che insieme con il grano duro prodotto nel Sud Italia è uno dei migliori del mondo sotto il profilo della qualità tossicologica) viene esportato non si sa dove. Anche a Capodanno e da giovani trader!

Con quale risultato? A noi ci rifilano il grano duro canadese e il grano duro siciliano e pugliese di qualità va all’estero. Paradossale? Non proprio.

Da una intervista fatta qualche anno fa da Lisa Iotti ad un broker presso Ager Bologna venne fuori chiaramente che “più un paese è deficitario, come l’Italia, tanto più sottrarre disponibilità di merce produce utili per le multinazionali“. Ma Euroagricola non è una multinazionale! La vicenda, pertanto, andrebbe approfondita.

Ora, mentre in Sicilia il nuovo assessore regionale all’Agricoltura, Edy Bandiera, ha affermato che effettuerà i controlli sul grano che arriva in Sicilia con le navi (QUI L’ARTICOLO CON LA SUA DICHIARAZIONE IN UN VIDEO), dall’ omologo assessore all’ agricoltura pugliese, non abbiamo ancora sentito nessuna promessa.

Eppure altre navi si apprestano a scaricare grano straniero al porto di Bari. Della Saint Vassilios vi avevamo già dato notizia (qui). Domani, invece, è previsto l’arrivo di altre due navi.

La prima è la General Cargo SABRINA IMO 9414735 MMSI 636013067 costruita nel 2006, battente bandiera Liberia (LR) con una stazza lorda di 6278 ton, summer DWT 10975 ton. La nave proveniente da Mariupol (Ucraina) è partita il 25 dicembre alle ore 02:18 ed arriverà a Bari il 2 gennaio alle ore 15:00. Il carico è pari a circa 80 mila quintali di grano

 

La seconda  è la General Cargo TAYFUN BAYRAKTAR IMO 9083225 MMSI 271000253 costruita nel 1992, battente bandiera Turchia (TR) con una stazza lorda di 3557 ton, summer DWT 5248 ton. La nave proveniente da Giurgiulesti (Moldavia) è partita il 26 dicembre alle ore 08:21 ed arriverà a Bari il 2 gennaio alle ore 9:00. Il carico è pari a circa 40 mila quintali di grano

 

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