Non ha sbagliato GranoSalus a pensare che gli industriali italiani dicessero delle frottole sull’ uso di grano canadese arricchito di contaminanti. Il grano canadese arriva continuamente. Che sia duro o tenero ha poca importanza. Del resto, il test sulle paste ha confermato la presenza dei residui di Don, Glifosate e Cadmio. Un test che non è stato sconfessato dinnanzi ai giudici di Roma e Trani. Ma la tendenza degli industriali a mentire non rappresenta più un luogo comune: anzi adesso è confermata dalle navi. Tre navi canadesi al porto di Bari! Sull’ ultima nave Divella ha comunicato telefonicamente che si tratta di grano tenero anche se sui documenti ufficiali ‘erroneamente’ avrebbero indicato grano duro
Il caso del Cav Divella è eclatante. Appena qualche mese fa di fronte alla domanda ‘Stop sul grano canadese?’ aveva dichiarato nell’ intervista della Gabbia che “il grano canadese arrivava alla sua azienda nel 2016″, sminuendo metaforicamente la bottega Cianna Cianna, che invece non usa contaminanti negli impasti perché produce in maniera artigianale e si approvvigiona di grani locali.
Ecco il video
Il servizio era riferito al grano duro. Noi però, siccome non ci facciamo incantare dalle emozioni, abbiamo scritto che: “Non faremo sconti a nessuno su DON, Glifosate e tracciabilità”.
Se si tratta di navi di duro o di tenero poco importa. Divella ogni giorno macina 1200 tonnellate di grano duro e 400 tonnellate di grano tenero. Nel primo caso la destinazione finale è prevalentemente l’ industria pastaia. Nel secondo caso i panifici, i biscottifici e le pizzerie. Ma sempre di grano canadese ‘giramondo’ si tratta con tutti i suoi limiti.
Il motivo della nostra intransigenza è semplice. Non siamo la Coldiretti, che fa finta di fare #laguerradelgrano.
GranoSalus è l’unica associazione oggi presente in Italia che ha dimostrato a Divella, Barilla, De Cecco, Garofalo, La Molisana e Granoro quanto siano vere le nostre analisi in Tribunale. Un’ associazione di privati, autofinanziata che, di fatto, si è sostituita ai (non) controlli del Ministero della Salute. Con un metodo semplice: autocontrollo e autocertificazione.
Con i nostri test, che analizzano ciò che il Ministero esclude (ad es il glifosate), abbiamo dimostrato che Divella e La Molisana, grazie alle miscele con grani esteri, producono paste non idonee al consumo dei bambini di età inferiore ai tre anni, in relazione ai limiti di DON, senza che loro lo scrivano sulle confezioni.
Ebbene oggi dimostriamo anche quanto siano veri e attuali gli acquisti di grano TENERO canadese da parte di divella.
Divella, dopo aver già scaricato la nave francese Lady Siria e la nave Sds Wind, e’ in attesa di scaricare una portarinfuse proveniente da Montreal (Canada), appena arrivata a Bari.
La nave DRAWSKO è una Bulk Carrier IMO 9393450 MMSI 311017900 costruita nel 2010, battente bandiera Bahamas (BS) con una stazza lorda di 20603 ton, summer DWT 29978 ton. La portarinfuse è partita da Montreal (CA) il 10 settembre 2017 alle ore 18:25, ha fatto uno scalo tecnico a Gibilterra ed è arrivata al porto di Bari oggi 28 settembre alle ore 10:00. La nave è in rada ed ha un carico stimato di oltre 250 mila quintali di grano, di cui 80 mila sarebbero di tenero e destinati a Divella. E gli altri? Chissa! Forse al Porto di Ravenna.
In rada al porto di Bari c’è ancora la nave di grano canadese Pyxis Ocean destinata a Casillo, mentre nel porto continuano a scaricare dal 9 settembre la nave di grano canadese Myrto di Agriviesti e Cerealsud, che andrà via in giornata.
Dunque, tre navi di grano canadese per la gioia dei consumatori italiani ignari…
N.B. Per completezza d’informazioni, pur non avendo specificato nel nostro articolo originario se si tratta di grano duro o tenero, riportiamo una nota del Dott Vincenzo Divella, comunicataci telefonicamente, riguardo le specifiche sulla tipologia di grano contenuto nella nave:
“Non trattasi di grano duro canadese bensì di grano tenero canadese varietà manitoba, diversamente da quanto indicato nella documentazione ufficiale sanitaria che erroneamente riporta il duro e che sarà oggetto di rettifica nei prossimi giorni da parte degli uffici competenti”
SOSTENERE LE BATTAGLIE DI GRANOSALUS E’ DOVEROSO, ANCHE CON UN PICCOLO GESTO