Gentiloni a Bari chiede collaborazione istituzionale, ma non garantisce quella dei ministri

Serve un impegno istituzionale perchè abbiamo alle spalle anni di solitudine del Sud. Con queste parole un pò fredde il premier Gentiloni ha offerto in fiera più lavoro al mezzogiorno…dimenticando che a pochi passi da lui nel porto di Bari il lavoro al mezzogiorno agricolo viene scippato, insieme alla salute dei consumatori

Gentiloni non si stanca mai di ripetere che la ripresa è in atto, anche in Italia, ed è figlia delle riforme economiche varate dal suo predecessore Renzi, che nei discorsi alla Fiera del Levante ha mostrato tutt’altro stile rispetto all’ attuale premier.

“L’effetto Gentiloni”, come lo definisce De Tomaso su La Gazzetta del Mezzogiorno, è la capacità di far politica in modo mite guardando non solo ai contenuti, ma costruendo ponti verso quel Sud abolito dall’ agenda dei governi.

Un Sud per il quale tutti sinora hanno costruito muri, molto alti. Dimenticando i giacimenti d’oro di cui naturalmente dispone quest’ area del paese: dal petrolio ai giacimenti idrici, dal cibo agricolo sano ad un ambiente incontaminato.

Ecco allora che di fronte ad un passionale come Emiliano, il premier ha tentato di allentare la tensione, pur avendo una idea diversa di Mezzogiorno. Gentiloni pensa ad un sud che sia protagonista con una prestazione straordinaria da parte dello Stato centrale, Emiliano chiede più poteri alle Regioni.

E la loro musica è diversa anche su Tap, Xylella, vaccini, infrastrutture e forse Ilva.

Ma un dato accomuna entrambi: nessuno dei due cita la questione ingombrante delle navi di grano contaminato che arrivano ogni mese nei porti pugliesi.

I cittadini, sul punto, chiedono più controlli a tutela della salute, ma nè il premier si preoccupa di verificare se il suo ministro della Salute sia efficiente nel merito, nè Emiliano si preoccupa di spendere una parola che possa intaccare la suscettibilità degli industriali pugliesi.

Sono i consumatori e i produttori italiani che subiscono anni di solitudine sul tema della salute! Glielo avremmo detto volentieri a Paolo il calmo, uomo di dialogo e mediazione, che punta a costruire ponti e non ad alzare muri. Ma avremmo avuto il piacere di ribadirlo anche ad Emiliano, che conosce bene la questione.

Quale salto di qualità per stabilizzare l’economia?

Sia Gentiloni che Emiliano dovrebbero far rispettare i divieti dell’ Unione europea e del Ministero della Salute, sapendo che l’Istituto Superiore di Sanità svolge controlli nell’ambito dei compiti istituzionali, a fronte di specifiche richieste del Ministro della Salute o delle Regioni.

Tali controlli riguardano farmaci, vaccini, dispositivi medici, prodotti destinati all’alimentazione e presidi chimici e diagnostici.
L’Istituto esegue, inoltre, accertamenti ispettivi, controlli di Stato e analitici, accertamenti e indagini igienico-sanitarie in relazione all’ambiente. Si occupa di misurare e vigilare sulla prevalenza, incidenza e mortalità delle principali patologie. Esercita vigilanza sui laboratori preposti al controllo sanitario sull’attività sportiva e sugli Istituti zooprofilattici…

Orbene il premier è informato degli scarsi controlli nei porti italiani? Sono praticamente inesistenti! Ed Emiliano è informato che in Puglia non ci sono laboratori accreditati per controllare il glifosate nel grano estero? La pasta del resto la mangiano anche loro!

Ora, se Di Vittorio invitava a unificare tutti gli italiani onesti attorno all’ obiettivo comune del lavoro, Granosalus invita tutti i politici onesti a fare controlli seri e a tappeto attorno all’ obiettivo comune della salute e del lavoro.

Dunque, occupazione e salute non solo per l’Ilva ma anche per il grano salus…

Fate presto li reclamano tutti gli italiani di buon senso!

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