Nuova interrogazione parlamentare a Bruxelles sulla questione dei limiti del Don e sull’ impatto per la salute dei nostri bambini. Questa volta si tratta di una parlamentare siciliana componente della delegazione italiana del Pd. Michela Giuffrida è una giornalista professionista e membro sostituto di AGRI (Commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale). Attesa a settembre la pubblicazione del parere del gruppo di esperti.
L’ eurodeputata del PD Michela Giuffrida, in data 8 giugno 2017, ha presentato una interrogazione parlamentare alla Commissione Europea sulla micotossina DON e sull’ impatto per la salute dei bambini.
La parlamentare scrive nell’ interrogazione: “Il gruppo CONTAM dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha evidenziato che esiste un rischio per la salute connesso con l’esposizione alimentare cronica alla somma di Deossinivalenolo (DON) e delle sue forme acetilate e modificate, in particolare per i lattanti e i bambini”.
“La normativa vigente nell’Unione europea – si legge nell’ interrogazione –prevede, per la presenza di DON nel grano duro non trasformato, un limite di 1750 ppb, soglia superiore a quanto stabilito da altri paesi, per esempio il Canada, in cui il limite è fissato a 1000 ppb e che esporta in Europa il grano con DON superiore a questa soglia”.
Michela Giuffrida conclude: “Può la Commissione chiarire:
— | se sono in corso discussioni con gli Stati membri finalizzate ad aggiornare la normativa vigente sulla presenza di DON negli alimenti; |
— | se non intenda diminuire i livelli tollerati di DON negli alimenti; |
— | se intenda sostenere la produzione in Europa di grano con livelli minimi di micotossine?” |
Cosa ha risposto la Commissione?
Ecco la risposta del Commissario europeo Vytenis Andriukaitis, a nome della Commissione, arrivata in data 1 agosto 2017.
La normativa europea attualmente in vigore prevede un limite massimo di 1750 µg/kg per il deossinivalenolo (DON) nel grano duro non trasformato[1], che si applica ugualmente ai prodotti a base di grano nazionali e importati. La Commissione del Codex alimentarius ha previsto un limite massimo di per il DON nel grano non trasformato, compreso il grano duro[2], mentre il Canada non prevede un limite massimo per il DON nel grano duro (esiste solo nel grano tenero non trasformato ed è pari a 2000 µg/kg per gli adulti e 1000 µg/kg per i bambini)[3].
Il gruppo di esperti sui contaminanti nella catena alimentare dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha adottato un parere scientifico nel gennaio 2017 sui rischi per la sanità pubblica e animale connessi alla presenza di DON nei mangimi e negli alimenti.
La pubblicazione del parere è attesa per settembre 2017. A seguito della pubblicazione del parere scientifico, la Commissione europea avvierà un dibattito con le autorità competenti degli Stati membri e con le parti interessate in merito alle misure da adottare al fine di garantire un livello elevato di sanità animale e sanità pubblica relativamente alla presenza di DON nei mangimi e negli alimenti.
In questa fase prematura non è pertanto possibile fornire ulteriori informazioni.
[1] Regolamento (CE) n. 1881/2006 della Commissione, del 19 dicembre 2006, che definisce i tenori massimi di alcuni contaminanti nei prodotti alimentari (GU L 364 del 20.12.2006, pag. 5).
[2] Norma generale Codex per i contaminanti e le tossine nei prodotti destinati al consumo umano e animale (CODEX STAN 193-1995) Disponibile all’indirizzo:
http://www.fao.org/fao-who-codexalimentarius/standards/list-of-standards/en/
[3] https://www.canada.ca/en/health-canada/services/food-nutrition/food-safety/chemical-contaminants/maximum-levels-chemical-contaminants-foods.html#a4