Dal grano sintetico alla pasta sintetica il passo è breve. Meglio il GranoSalus!

 

Siamo proprio certi che i competitor canadesi, da cui l’Italia si approvvigiona di grano “sintetico”, siano veramente più bravi dei produttori italiani? Siamo proprio certi che le miscele di grani esteri maturati artificialmente con grani del mezzogiorno siano una buona idea industriale per produrre al meglio la famosa pasta italiana?

Dopo aver letto questo studio americano la risposta sembrerebbe negativa!

Effect of preharvest applied herbicides on breadmaking quality of hard red spring wheat

Dallo studio del 2004 emerge come l’ applicazione di glifosate in pre-raccolta, sia nella fase di maturazione lattea, sia di maturazione cerosa, abbia portato a incrementi del contenuto di glutine da due a otto unità percentuali. Un vero e proprio aumento del tenore proteico realizzato attraverso un diserbante ottenuto sinteticamente!

Un effetto che non è stato osservato per esempio con altri diserbanti non selettivi per il frumento i quali hanno al contrario abbassato tale parametro.

Tale uso ha quindi preso piede in CANADA, ove la raccolta di grano cade in epoche a rischio di repentini abbassamenti termici e di rovesci meteorologici. Acqua e neve sono i nemici naturali del Canada, che gli agricoltori cercano di combattere attraverso la chimica. Al Don e al Cadmio si aggiunge il Glifosate. E’ così che il grano canadese da naturale diventa sintetico!

E’ questo il motivo per cui l’Italia importa stratosferiche quantità di grano canadese? Tutte queste sostanze indesiderate dai consumatori italiani servono forse a condire meglio la pasta?

I dati delle Dogane parlano chiaro.

Negli ultimi tre anni, dal 2014 al 2016, in Italia sono arrivati oltre 5,5 milioni di tonnellate di grano duro. Un grano che arriva in Puglia, proviene dal Canada ed è scadente.

Il 72% di questo grano sbarca nei porti della Puglia.

Il 61% di questo grano proviene dal Canada.

Il 76% di questo grano è di qualità scadente.

La maturazione artificiale del grano, dunque sintetica, ha reso più competitivi i grani nordamericani, i quali riescono perciò a elevare caratteristiche fisiche molto apprezzate dall’industria molitoria e pastaia ITALIANA, che ha così spianato la strada alla pasta sintetica e alla filiera sporca.

Di qualità (tossicologica) nemmeno a parlarne! Il grano che arriva non solo è scadente, ma costa poco e serve a sporcare il grano salus pregiato del mezzogiorno e ad abbassare i suoi listini.

E’ evidente che sulla scorta di queste risultanze, anche se il glifosate in pre-raccolta è vietato in Italia, qualche rischio in agguato c’è. La tentazione di qualche agricoltore in difficoltà a raggiungere quei livelli minimi di proteine al di sotto dei quali le filiere capestro lo penalizzerebbero pesantemente, non è affatto remota. Del resto, agli industriali le proteine servono solo per accelerare i tempi di essiccazione della pasta, fare più cicli e più profitti. Ma al nostro organismo quelle proteine avvelenate non servono!

Dunque, non sarebbe male vigilare! Dal grano sintetico (e tossico) alla pasta sintetica iperproteica (e tossica) il passo potrebbe essere molto breve anche da noi. Lo dimostrano le analisi…e a nulla serviranno i tentativi di bavaglio giudiziario!

 

 

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