Caro presidente Emiliano, il tema dei contaminanti nella pasta è molto attuale.
Italmopa afferma che la farina è “100% made in Italy a prescindere dall’origine del grano”, il pastificio Granoro afferma che la sua pasta è 100% made in Puglia a prescindere dalla presenza di contaminanti nei limiti di legge. Ma la Regione Puglia che lei governa vuole spendere una parola in questa vicenda visto che ha dato in licenza d’uso un marchio regionale di qualità?
Noi vorremmo sapere qual è il suo parere da governatore sulla opportunità di riformare il disciplinare della Puglia per escludere la presenza di contaminanti nella pasta e nelle semole garantite dalla Regione più importante d’Italia nella produzione di grano duro.
Al Sud non ci sono contaminanti e questo è un grande vantaggio competitivo che nessuno mai ha saputo cogliere! Ne faccia il suo cavallo di battaglia se veramente ha a cuore la sua terra.
Ad esempio, perché non dispone delle analisi per rassicurare i consumatori sull’ assenza di contaminanti nelle paste o semole garantite dal marchio Puglia?
E vorremmo anche sapere se è interessato ad appoggiare la nostra battaglia a tutela della salute pubblica, visto che a Bari sbarca di tutto: navi al glifosate, navi al don, navi al cadmio, navi al dichlorvos. C’è solo l’imbarazzo della scelta su come condire i nostri spaghetti a tavola! Per le aflatossine e il resto ci pensano i formaggi della Padania. E’ questa l’eccellenza del made in Italy?
Da ex magistrato e uomo di legge dovrebbe ben sapere che il semplice dubbio sugli effetti che queste sostanze potrebbero esplicare sinergicamente, specie su bambini e donne in gravidanza, imporrebbe l’adozione del principio di precauzione garantito dal nostro ordinamento comunitario. In sostanza – nel dubbio – bisognerebbe vietare, non autorizzare. Ad esempio, il Ministero della Salute ha vietato l’uso di glifosate in pre raccolta, ma le navi estere ne trasportano generose quantità. Stiamo parlando, in sostanza, di un abbassamento della qualità della vita, del cibo, del lavoro, dell’economia e dell’ ambiente per aumentare i profitti. La salute di tutti contro i profitti di pochi: Lei da che parte stà?
Sinora Le abbiamo chiesto più volte d’incontrarla. Ma non è stato possibile. Noi sappiamo che Lei è molto indaffarato, ma tra un comizio e l’altro in giro per l’ Italia, potrebbe chiedere al Ministro della Salute se non sia il caso di fermare questo scandaloso traffico di grani avvelenati? E al Ministro di Grazia e Giustizia, potrebbe chiedere lumi sull’ inchiesta delle semole contaminate trovate nelle mense dei bambini dalla Procura di Trani?
A nome di tutti gli italiani Le chiediamo di non indugiare. La Tutela della Salute è un principio costituzionale, viene prima degli altri impegni di natura politica. Grazie