La dieta mediterranea, patrimonio mondiale dell’ umanità, mette alla base della piramide i cereali e i suoi derivati, ma per diventare la Ferrari dell’ economia agricola del Mezzogiorno deve essere autentica.
Una dieta che si definisca tale non può prendere a prestito i cereali dal Canada o dall’ Ucraina che nulla hanno a che fare con il mediterraneo. Il legame con il territorio diventa indissolubile, altrimenti siamo di fronte a delle bufale. Lo ha dichiarato Saverio De Bonis, presidente dell’ Associazione GranoSalus durante la conferenza stampa di ieri, ore 17,30, presso la Camera dei Deputati sul tema “Sicurezza alimentare e difesa delle produzioni agricole del Mezzogiorno”.
Se la dieta è autentica – ha aggiunto – i consumatori traggono benefici per il proprio benessere fisico e non sono costretti a mangiare spaghetti conditi con DON, Glifosate e Cadmio, contaminanti che simultaneamente presenti, anche a basse dosi, potrebbero diventare pericolosi per la nostra salute. Di fronte all’ effetto cocktail – evidenzia – la Ministra della Salute Lorenzin dovrebbe valutare l’ applicazione del principio di precauzione e controllare a tappeto le navi che entrano in Italia.
La nostra associazione – prosegue – non è sconosciuta, come afferma Il Fatto Alimentare.it, le nostre analisi sono vere e le bufale le raccontano tutti coloro che sono affiliati alle industrie di trasformazione, che usano i limiti tossicologici come scudo per i propri affari economici. I limiti devono essere biologici e non economici!
Noi – aggiunge – sappiamo bene quanto siano refrattarie le industrie alimentari ad un giornalismo d’inchiesta. Ma in questo caso le analisi le hanno realizzate i consumatori e i produttori, che non hanno bisogno di chiedere il permesso a Italmopa, Aidepi e ai loro sodali online, per esercitare la propria sovranità alimentare.
GranoSalus – conclude la nota – invita non solo il legislatore ma soprattutto la grande distribuzione a non nascondere sotto il tappeto i pericoli dei contaminanti e a farsi carico dei problemi di salute legati al consumo di pasta, in modo particolare nei confronti dei bambini e delle donne in gravidanza.
Ecco il video integrale della Conferenza Stampa:
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